Si parla tanto di modelli teorici di riferimento o di linguaggi infermieristici standardizzati, ma in realtà quanti sono i colleghi che utilizzano nei reparti o nei servizi i modelli teorici o i linguaggi standardizzati?
La disciplina infermieristica è fondata su modelli teorici di riferimento, per modello teorico s’intende la rappresentazione che le discipline e le scienze usano per presentare i loro concetti e le relazioni che li legano.
Attualmente sono poche le realtà che utilizzano in modo uniforme i modelli teorici di riferimento, ancor più una pianificazione dell’assistenza secondo tali modelli. Ognuno di noi ha studiato, si è preparato avendo come riferimento un modello teorico, però perché questo sia opportuno nella gestione delle cure infermieristiche, dovrebbe essere utilizzato da tutto il gruppo di infermieri di quella struttura. Sicuramente l’accertamento infermieristico oramai è abbastanza diffuso in molte le realtà, ma perché il processo sia completo ed esaustivo, bisogna anche pianificare tutti i passaggi del percorso assistenziale infermieristico. Oggi è possibile supportare l’utilizzo delle teorie per l’accertamento e la pianificazione dell’assistenza con sistemi gestionali informatizzati i quali permettono di velocizzare il processo e di individuare dei percorsi predefiniti per problema di assistenza infermieristica.
Vediamo di individuare quelle che sono le caratteristiche principali dei modelli teorici e dei linguaggi infermieristici e la possibilità di informatizzare il processo assistenziale con il modello in analisi.
Partiamo con Virginia Henderson:
Virginia Henderson, l’indiscussa progenitrice della “scuola dei bisogni”, elabora la sua definizione dell’assistenza collegandola per la prima volta al concetto di bisogno. Il bisogno è visto con una valenza positiva, cioè dal punto di vista di una necessità e non una mancanza, e l’attività infermieristica deve puntare al raggiungimento dell’indipendenza. Henderson ha anche identificato 14 situazioni fondamentali, che diventano bisogni di assistenza quando la persona non è indipendente in esse a causa di mancanza di forza fisica, volontà o conoscenze. Secondo la Henderson da “The Principles and Practice of Nursing”:
“La peculiare funzione dell’infermiere è quella di assistere l’individuo malato o sano nell’esecuzione di quelle attività che contribuiscono alla salute o al suo ristabilimento, o ad una morte serena, attività che eseguirebbe senza bisogno di aiuto se avesse la forza, la volontà o la conoscenza necessarie, in modo tale da aiutarlo a raggiungere l’indipendenza il più rapidamente possibile.” La sua può essere considerata una vera e propria esposizione filosofica, oggetto dell’assistenza infermieristica sono sia le persone ammalate che quelle sane. Si evince dalla definizione della Henderson che l’infermiere assiste il paziente con attività essenziali al fine di preservare la salute, condurlo ad una guarigione o accompagnarlo serenamente alla morte. E’ importante sottolineare che in tale modello l’indipendenza del paziente è fondamentale per il mantenimento o recupero della salute, è una teoria del Nursing con un approccio olistico verso la persona. Continue reading
Per richieste ed informazioni: info@scienzeinfermieristiche.net
Parte il progetto per lo sviluppo della cartella di ricerca elettronica psichiatrica. Il progetto è aperto alla partecipazione delle strutture eventualmente interessate ed ha lo scopo di raccogliere dagli aderenti tutti gli episodi clinici del paziente interessanti ai fini della ricerca. I dati clinici informatizzati verranno inseriti in forma anonima e potranno successivamente essere elaborati dai partecipanti con opportuni filtri, secondo le proprie esigenze di ricerca ed esportati su apposite griglie excel. Il comitato scientifico è coordinato dal dott. Alessandro Valchera (Direttore Sanitario della Casa di Cura Villa San Giuseppe) ed è formato dalla Dott.ssa Laura Orsolini e dalla Dott.ssa Roberta Vecchiotti. Il progetto è rivolto allo studio di casi clinici ma è in via di sviluppo un progetto di ricerca in ambito infermieristico sull’implementazione di linguaggi e tassonomie in ambito assistenziale.
E’ possibile richiedere l’uso del software per studi e ricerca sia in ambito clinico che infermieristico in tutte le specializzazioni. Per ricevere informazioni: info@scienzeinfermieristiche.net
Alla luce del sempre crescente interesse per le diagnosi infermieristiche, e del processo di informatizzazione della pianificazione assistenziale infermieristica, in collaborazione con la società Equipe Srl, proprietaria della piattaforma TaleteWeb Sanità e partner di Scienze Infermieristiche, abbiamo sviluppato una cartella infermieristica informatizzata con interfaccia web che prevede, per la figura infermieristica, anche l’utilizzo delle diagnosi infermieristiche in maniera completa ed esauriente.
Il sistema, sviluppato con la diretta collaborazione di alcuni dei professionisti promotori del portale Scienze Infermieristiche, è aperto a qualunque teoria infermieristica adottata (sono stati, infatti, già sviluppati i metodi di accertamento Modelli funzionali, Henderson, Cantarelli, ed altri).
Il portale Scienze Infermieristiche, nell’ottica di favorire la diffusione dell’utilizzo degli strumenti di ICT e la ricerca applicata nella gestione dei percorsi assistenziali, per concessione della società Equipe proprietaria del software,sta offrendo la possibilità di utilizzare, a fini di ricerca e sperimentazione, gratuitamente e per un periodo di tempo compatibile con il progetto di ricerca stesso, l’applicazione Cartella Infermieristica del sistema informatico TaleteWeb Sanità.
Per richiederci la possibilità di utilizzare il software ai fini della sperimentazione e della ricerca scarica il modulo compilalo in ogni parte e invialo via e-mail al seguente indirizzo: info@scienzeinfermieristiche.net
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N.B. L’utilizzo di tassonomie richiede sempre l’autorizzazione delle Case Editrici titolari dei diritti d’Autore, anche per le sperimentazioni.
La cartella infermieristica informatizzata proposta da Scienzeinfermieristiche.net è uno strumento flessibile e dinamico a disposizione dei professionisti Infermieri che permette un’attenta analisi dei bisogni assistenziali, una pianificazione dell’assistenza e l’utilizzo di un linguaggio comune che previene eventuali incomprensioni ed errori di processo e valutazione. Un linguaggio comune aiuta gli infermieri a rilevare dati precisi, identificare i problemi potenziali o reali della persona e descriverli con una terminologia scientifica.
L’importanza di un “linguaggio standardizzato” è ampiamente riconosciuta a livello internazionale per esporre con chiarezza e in maniera autorevole il ruolo unico della professione infermieristica in un’organizzazione sanitaria che richiede sempre più di dichiarare e documentare quello che si fa e perché, allo scopo di conciliare nel modo migliore possibile l’impegno nei confronti degli assistiti con le esigenze di efficienza complessiva del sistema.
di Dr Daniele Antonio Belfiore
Fondazione Casa di Cura , Santa Maria Ausiliatrice Onlus , Bergamo , Italia
Introduzione:
Lo stato vegetativo persistente è una condizione successiva allo stato di coma, caratterizzato da incoscienza permanente, il supporto nutrizionale per via enterale è utilizzato maggiormente perché e la modalità di nutrizione più fisiologica rispetto altre nutrizioni, le vie di accesso per la Net a lungo termine sono la Peg e la D -Peg. Gli episodi di vomito sono una delle complicanze più frequenti nei pazienti in SVP sottoposti a Net con modalità Continua o Intermittente, tali episodi di vomito coinvolgono circa il 10-20% dei pazienti sottoposti a tale supporto nutrizionale.
Materiali e Metodi:
Lo studio personale realizzato si è basato sull’analisi critica dei risultati ottenuti da una ricerca di tipo osservazionale della durata di 3 mesi su 20 pazienti in SVP sottoposti a Net con modalità continua con pompa peristaltica attraverso la Peg.
Risultati:
I risultati ottenuti da tale monitoraggio degli episodi di vomito a permesso di individuare le cause d’insorgenza degli episodi di vomito alimentare e le azioni più efficaci da attuare per evitare tali eventi. L’andamento del tasso d’incidenza nel corso dei 3 mesi di monitoraggio è apparso in diminuzione del 50%, verosimilmente in conseguenza ai provvedimenti preventivi messi in atto, l’attuazione degli interventi hanno dato esiti positivi con una riduzione degli episodi di vomito in corso di monitoraggio e un miglioramento dello stato di salute generale.