Conoscere le situazioni di fragilità dell’età evolutiva, accogliere e accompagnare in chiave inclusiva i bambini e le loro famiglie: un percorso da affrontare insieme per agire a tutto campo, cioè per essere capaci di dare concretezza al diritto di cittadinanza di tutti, indipendentemente dalla loro condizione e dalle singole problematiche.Corso di Formazione rivolto a operatori sanitari, psicologi, assistenti sociali, insegnanti, educatori, catechisti e cittadini.
L’iniziativa, proposta da APSI, Scienze infermieristiche e dall’Istituto Comprensivo “C.Urbani” Moie in collaborazione con Ufficio Catechistico e Pastorale della Salute Regionali, è stata condivisa da enti e associazioni regionali: Asur Marche, Ordine degli Psicologi, Associazione Maestri Cattolici e Forum delle Associazioni Familiari. Inoltre è stata accolta dalla Diocesi di Jesi con Ufficio Catechistico per la disabilità , Pastorale della Famiglia, Avulss, Unitalsi e Caritas, in una sinergia di intenti «che ci lascia sperare in un percorso di condivisione su problematiche e temi così importanti. – ha dichiarato Marcella Coppa segreteria organizzativa – Il confronto fra tante realtà istituzionali ed associative, fra i diversi mondi che vivono i temi educativi più complessi rappresenta un’occasione importante per i diversi operatori, per avere uno sguardo d’insieme, arricchire il proprio bagaglio professionale e agire anche sui sistemi relazionali e sul contesto.»
Un’intera giornata per confrontarsi sul tema della disabilità e dell’inclusione, dunque, nei suoi tanti aspetti: psicologico, medico-assistenziale, pedagogico, normativo, con la mattinata dedicata agli approfondimenti tematici proposti dagli esperti relatori e il pomeriggio ai laboratori guidati. La presentazione della giornata è stata curata dal Prof. Franco de Felice dell’Università di Urbino.
Il Dott.Maurizio Ercolani ha moderato i seguenti interventi:
Nel pomeriggio si sono svolti i laboratori dedicati all’inclusione:
Notevole il successo dell’evento formativo con oltre 250 presenze e relativa partecipazione interattiva degli stessi, questo evidenzia l’importanza dei contenuti che sono stati trattati e che andrebbero sensibilizzati a tutti i livelli da quelli professionali, educativi/pedagogici, a quelli sanitari/sociali che a livello dei Media al fine di coinvolgere non solo gli operatori ma anche le famiglie ad una corretta gestione della problematica sempre più presente nella nostra società.
UNIVPM 3. Lettere della Facoltà maggio-giugno 2017 pag 32
Il presente lavoro cerca di coniugare la medicina narrativa, che ha tra le sue finalità il recupero del sentire la propria malattia, del viverla, accettarla e superarne le difficoltà (presenti e future), con un utente difficile, forse il più difficile, con cui instaurare una relazione interpersonale talmente profonda e con implicazioni emotive tali da rendere efficace il nursing narrativo. E’ una sfida difficile che mette il professionista, e l’intera equipe assistenziale, di fronte a se stessi, alle proprie difficoltà, resistenze, ponendo al centro del sistema di cura, e di accudimento, la relazione con l’assistito….
per il resto dell’articolo continuare nel link sottostante: 3. Lettere della Facoltà maggio-giugno 2017
Pubblichiamo una parte del materiale proposto nei corsi sulla libera professione infermieristica del 3 e 4 maggio 2016 e svoltisi ad Ancona e Pesaro. Proporremo quanto prima il restante materiale proposto.
CORSO LIBERA PROFESSIONE INFERMIERISTICA 03-04 MAGGIO 2016 – Dott.ssa Bargnesi Maura